
"Non fare niente, non progettare cose nuove, significa scegliere che tutto rimanga uguale, a meno di essere straordinariamente fortunati. Scegliere che le cose rimangano uguali mentre tutto attorno cambia, se stai amministrando una città, significa probabilmente scegliere che le cose peggiorino, e lavorare perché le cose non peggiorino, ma bensì migliorino, richiede la capacità di anticipare i cambiamenti, per governarli.
Sulla situazione della nostra piazza di Argenta quasi sicuramente non abbiamo anticipato niente, abbiamo al contrario tardato nel pensare a come invertire quella condizione per la quale mi si viene spesso a raccontare che Argenta negli anni si è spenta (affermazione sulla quale non sono totalmente d'accordo: Argenta è una città viva e ricca di realtà che la rendono tale). Tuttavia è vero che il nostro centro è spesso vuoto, è vero che quando non c'è scuola o non ci sono manifestazioni (grosse) o quando batte l'estate feroce, in piazza non c'è un'anima. Non facendo niente, è probabile che la nostra piazza divenga nel tempo ancora più anonima? Io penso di sì.
All'inizio di questa legislatura abbiamo deciso di provare a creare quelle condizioni affinché la piazza possa essere frequentata tutti i giorni perché ci sono gli spazi adatti ad accogliere i suoi cittadini.
Oggi questi spazi non ci sono. La nostra piazza è di servizio 'per andare da qualche altra parte', ma quando a breve i servizi delle pubbliche amministrazioni saranno tutti forniti sul web, quando ci saremo tutti trasferiti in periferia perché gli edifici del centro sono vecchi e difficili da abitare, come è successo fino a oggi, quando avremo definitivamente perso l'abitudine a pensarla come un luogo di presidio sociale…chi ci rimarrà in piazza?
Noi pensiamo che piazza Garibaldi sia il cuore di Argenta, e abbiamo proposto un percorso di inversione, ci auguriamo, perché non si dica più che il nostro centro è morto. No, in piazza vogliamo che ci siano spazi da vivere, in particolare per i giovani e le famiglie, attività, luoghi che possano essere al servizio dei commercianti della piazza al fine di un rilancio del commercio e di un ritorno alla socialità, e perché no, per tornare a abitarci.
Questi gli obiettivi che abbiamo dato ai progettisti che hanno vinto il concorso di idee l'anno scorso. “Non vogliamo panchine nuove o aiuole carine, vogliamo una piazza dove fare cose”, gli abbiamo detto. Fatta la piazza saremo a metà dell'opera,la seconda fase dovrà coinvolgere tutti perché ci siano manifestazioni diffuse durante tutto l'anno e incentivi per occuparla.
Una cosa importante: ci rendiamo conto delle esigenze di tutti: di chi ha problemi di mobilità e di chi ha vite piene e ha bisogno di avere servizi facilmente raggiungibili e comodi. Di queste esigenze ne abbiamo parlato a lungo con chi la piazza la vive, soprattutto i commercianti, e abbiamo condiviso un progetto in cui non è interdetta la circolazione e in cui i parcheggi rimangono. Il saldo di questi ultimi è quasi lo stesso, in realtà ne perdiamouna quindicina, ma quando ultimeremo la riqualificazione di piazza Giovanni XXIII, che oggi stiamo progettando, ne avremo lo stesso numero di quanti ne abbiamo oggi nel raggio di 250 m dalla piazza.
Qui sotto trovate le prime tavole e maggiori informazioni su tutto il progetto. Questo è ancora modificabile, dato che oggi vi presentiamo lo studio di fattibilità, tuttavia ciò che cambierà saranno dettagli e non la struttura principale. Contiamo che i lavori partano dopo la fiera del 2018 e si concludano per la prossima primavera".
Antonio Fiorentini, sindaco di Argenta.
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