#bellargenta - BoccaleoneBOCCALEONE
Storia
"...il Po di Volano passando davanti a Ferrara dalla parte del sud, si scindeva a destra e formava un fiume che giungeva fino al borgo di Boccaleone...". Recita così nel 1118, una Piccola cronaca ferrarese ritrovata dallo storico Alberto Muratori. Da questa data siamo quindi certi che un nucleo del paese fosse già esistente. Sul significato del nome di Boccaleone, i pareri sono discordi: per il Franceschini, il termine bocca si riferisce a rotta o squarcio, riferendosi alla Bocca di Argenta come ad un canale di rotta. Altra possibilità è che ci si riferisca alla bocca creata dalla confluenza dei due fiumi Gaibana e Po di Primaro. Un'ultima ipotesi, la più attendibile, è quella che fa derivare il nome da una zona di particolare pericolo per i naviganti, i quali affondavano come si soleva dire, nella bocca del leone. La zona era infatti pericolosa per i naviganti, che si dovevano confrontare con vortici creati dalla confluenza del Po di Primaro con il Gaibana.
da "Argenta e i suoi dintorni", Dino Giglioli

SCHEDA

Popolazione
575abitanti

i boccaleonesi

Coordinate geografiche
44°64'17.147"
11°80'20.654"

Estensione
335 ettari

Lingua
italiano, ferrarese
ISABELLA BARONI
ci racconta Boccaleone

È un paese dove la volontà e la collaborazione per fare funzionare la comunità non manca. Basti pensare che tanti lavori, anche alle strutture comunali, sono state realizzate dai nostri volontari; ne sono un esempio l'imbiancatura interna delle nostre ex scuole elementari, ora sede della C.R.I., il vialetto che collega la Via Manzoni con la Piazza, la sistemazione del baretto del campo sportivo, la fiera del paese, le feste a tavola, dove il ricavato va in beneficenza. E poi ricordo le luminarie Natalizie: un gruppo di volontari lavora una buona parte dell'anno, senza lamentarsi mai e per questo dobbiamo ringraziare anche tutte le famiglie ed i negozianti del paese che partecipano con il loro contributo economico: questo è lo spirito che lega la nostra comunità, il volontariato, che la mantiene viva e consolida i rapporti fra i paesani.
Il maggior vantaggio di vivere in un paese come Boccaleone è la tranquillità: durante la tua assenza per lavoro o per altro, qualsiasi cosa strana accada il tuo vicino di casa è sempre pronto ad aiutarti o a chiamarti, perché noi viviamo come fossimo una grande famiglia.
Mancano però i servizi: la farmacia, le poste, e altri servizi che sarebbero utili soprattutto per gli anziani che vivono soli e non sanno a chi rivolgersi, anche se i volontari della CRI sono sempre disponibili e presenti nel territorio.
Che altro dire, venite a visitare il paese, sia durante le festività natalizie per ammirare la nostra bellissima piazza, sia durante le iniziative del paese, troverete tanta bella gente pronta ad accogliervi a braccia aperte e sempre disponibile.
Ho scelto di vivere a Boccaleone perché qui sono nata e qui sono le mie origini, non lascerei mai il mio paese, anche se qualche volta ci sentiamo un po' abbandonati dalle istituzioni, per qualsiasi cosa bisogna lottare e combattere, ma tanta è la volontà di far funzionare la comunità, che questo passa in secondo luogo: ci si rimbocca le maniche e avanti tutti uniti come sappiamo fare noi cittadini di Boccaleone.


RPC di boccaleone
Presidente ISABE LLA BARoni
Vice Andrea barilani
Segretario chiara visentini
Componenti alessandro bernagozzi patrizia tamburini
Per scrivere all'rpc rpcboccaleone@gmail.com


LANFRANCA GHESINI
Boccaleone è una piccola comunità, non c'è bisogno di spiegarlo. Io ci sono nata, ci sto bene, è il paese dove ho i miei legami e dove conosco tutti. Il paese negli anni è cambiato molto. La popolazione è invecchiata e i giovani non rimangono. Si spostano a Consandolo o ad Argenta dove ci sono più servizi, per i bambini e per gli adulti. Ma qui vale la pena vivere. Perchè? Ci sono i volontari che mantengono questo paese vivo. La partecipazione è sempre massima. Quando si attiva un progetto tutti partecipano. Per esempio, abbiamo richiesto all'amministrazione comunale di riqualificare la piazza, e quando è stato fatto tutti hanno partecipato, supervisionato, portato il loro entusiasmo. Lo stesso vale per l'illuminazione che tutti gli anni ravviva la nostra piazza durante il periodo natalizio con le luminarie. Lo facciamo perché siamo orgogliosi di Boccaleone. Un altro esempio: tutti ci impegniamo per mantenere l'apertura della casa del popolo. La si costruì con i soldi e le fatiche di tutti i cittadini. La amiamo, la frequentiamo per stare insieme, perchè è la nostra.
Il mio luogo dell'anima a Boccaleone? Ogni angolo è un ricordo e a me piace così com'è. Certo che una menzione all'argine con il percorso del Primaro è doverosa. é meraviglioso percorrerlo per passeggiate o per stare un po' tra la natura. 

Germana Bassi, Lucia Bolognesi
Figlia e moglie di Loris, che nel 1951 diede vita a questo storico negozio di abbigliamento, Germana e Lucia hanno visto Boccaleone cambiare molto negli ultimi anni. I giovani sono pochi e il paese si è svuotato. Ma rimane sempre quel senso di solidarietà che contraddistingue le piccole comunità. Germana ricorda il padre e proprio questo suo insegnamento: quando puoi aiuta gli altri.
Lucia, che con i suoi 91 anni ha visto tutti i cambiamenti del paese, non perde la fiducia nei suoi compaesani e spera che in futuro Boccaleone possa tornare la comunità attiva e unita di una volta.
L'antica Fiera di Boccaleone
Il 16 agosto 1719 la villa di Boccaleone salì agli onori di una bolla pontificia di Papa Clemente XI. Leggiamo infatti nell'appendice degli Statuti di Argenta che in quella data Boccaleone fu costretta a cedere la propria fiera alla comunità di Argenta. Succedeva infatti che la suddetta villa non aveva Mura che la difendessero pertanto la fiera era minacciata da contrabbandieri e malviventi. Gli argentani chiesero quindi al pontefice di trasferire la fiera di Boccaleone dentro le mura di Argenta.
Si noti che di questa fiera si parla già nel 1598 ed a quei tempi è definita come "solita". Il pontefice comunque acconsenti al trasferimento ed ordinò, tra l'altro, che essa si svolgesse ai primi di settembre e per una durata massima di cinque giorni. Contemporaneamente proibì agli abitanti di Boccaleone di tenere, in alcun modo e sotto qualsiasi forma, una fiera nel paese.
La fiera di Argenta, che si svolge ancora con la medesima impostazione, ha quindi origini antichissime anche se ... traslate... di qualche chilometro.
Testo tratto integralmente da "Argenta e i suoi dintorni",
Dino Giglioli
scavi archeologici
nella Chiesa della Natività
di Maria Santissima

Esiti dell'incontro con la cittadinanza di Boccaleone, a seguito dei ritrovamenti avvenuti in occasione del rifacimento della piazza del paese

Nel febbraio 2008, in occasione dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione architettonica del piazzale antistante la chiesa di Boccaleone, sono apparse a pochi centimetri di profondità dal piano di calpestio interessanti strutture murarie e pavimentali riconducibili all'antica chiesa, che occupava gran parte dello spazio oggi adibito a piazzale.
Quella di Boccaleone è una delle più antiche testimonianze della devozione nella diocesi ravennate alla Madonna Immacolata. Notizie della Compagnia dell'Immacolata in Boccaleone si hanno infatti sin dal 1570. In onore dell'Immacolata c'erano un altare ed un oratorio, ubicati nel piazzale della chiesa di fronte alla strada Nazionale, distrutti durante l'ultimo conflitto mondiale e demoliti nel 1963. Durante gli scavi si è però potuto constatare che la chiesa, dal 1500 andando indietro, ha subito almeno quattro interventi di ristrutturazione.
I resti della chiesa al momento della scoperta, come attestato presso le mappe storiche e catastali, sono apparsi con orientamento originario sull'asse est-ovest, in contrapposizione con l'attuale edificio di culto, orientato secondo l'asse nord-sud.
Inoltre è stato individuato un lungo camminamento in posizione esterna alla chiesa, il quale coincideva direttamente con l'ingresso ovest, in corrispondenza del sagrato. Il camminamento, di cui si era persa memoria nel corso del tempo, si è ben conservato per tutta la sua estensione, fatta eccezione per qualche mancanza circoscritta di mattonelle pavimentali e per due tagli moderni che hanno intaccato, a metà circa, in senso longitudinale lo strato.
Questi ritrovamenti, e comunque l'approccio archeologico al territorio, sono fondamentali per conservare le memorie e soprattutto per recuperarle, considerando che il nostro Comune nel tempo, è stato colpito duramente da eventi che hanno cancellato - o solo nascosto - le tracce del nostro passato.
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Pubblicato nel marzo del 2015
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