BENVIGNANTEStoria Non esiste un'etimologia certa di Benvignante, tre le ipotesi: derivazione dal nome dell'architetto che progettò la Delizia, per la tradizionale ospitalità dei suoi abitanti o più verosimilmente dalle vigne che a detta dei paesani, abbondavano un tempo in questi luoghi.
Tratto da "Argenta e i suoi dintorni", Dino Giglioli
SCHEDA•
Popolazione115 abitanti
i benvignantesi
(non ne siamo certi,se avete informazioni diverse,segnalatecelo!)
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Coordinate geografiche44°40'56.928"
11°44'14.081"
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Estensione335 ettari
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Linguaitaliano, ferrarese
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Segni particolariun forte senso di comunità
MARCO PIAZZI ci racconta Benvignante

Benvignante è una frazione molto piccola, la più piccola del comune di Argenta, che però ancora oggi può vantare, e non è cosa da poco, un negozio di alimentari ed un bar Circolo ARCI. Abbiamo una Delizia Estense di cui siamo orgogliosi anche se siamo consapevoli che per rivalutare un manufatto storico come questo servono risorse, sacrifici e tante energie. Dai paesani chiamata "il torrione", è il simbolo e l'anima di questo paese ed è soprattutto per questo motivo che diversi anni fa è nata l'associazione Torrione Delizia di Benvignante, la quale ha fatto e sta facendo molto, e se lo stabile verrà posto in condizioni di agibilità totale dal comune di Argenta (si spera in breve in quanto sembra sia stata stanziata una somma interessante per la ristrutturazione) si potrà fare ancora di più.
È importante sapere che grazie all'associazione ed al volontariato in passato sono stati organizzati eventi di importanza nazionale con ospiti come Stadio, Nomadi, Giacobazzi, New Trolls, Formula 3, Orme, Dik Dik. Stiamo inoltre lavorando per valorizzare il nostro paese dal punto di vista ecoambientale in maniera consistente, occupandoci soprattutto del verde e del Parco della Delizia. Parco che, grazie alla cura del volontariato, è un luogo dove poter fare lunghe passeggiate ed allenamenti (anche con il proprio amico a 4 zampe) e durante le belle giornate fermarsi a leggere un libro, meditare o prendere il sole circondati dai "rumori" della natura.
Il mio punto di vista è che le amministrazioni locali devono fare da tramite con la politica governativa per agevolare le popolazioni, le attività commerciali e agricole di questi piccoli centri per evitare lo spopolamento perché sono la cultura, la storia e l'anima indispensabile di questo nostro paese Italia. Credo nelle mie radici (essendo nato e cresciuto qui) e per tutti i motivi citati in precedenza sono rimasto a Benvignante con la mia famiglia, e spero che in futuro anche tante altre persone possano credere in questo e restare nel loro paese di origine per non dimenticare...
MOIRA BONDANDINI 
Sono proprietaria del bar Arci dal 2009, e da sempre vivo a Benvignante con la mia famiglia. Non mi sono mai spostata, neanche durante le mie precedenti esperienze lavorative, perché la qualità della mia vita qui è impagabile. Il bar è un punto di ritrovo per i benvignantesi e non solo, viene anche gente di confine e dal resto del comune quando organizzo le serate di tombola o di partite a carte. Addirittura per le cene ho ospiti anche da Copparo e da Ferrara (vi invitiamo a provare le cene del giovedì sera! ndr.). Nel mio paese è fondamentale il ruolo dell'associazionismo e del volontariato, che in una comunità così piccola permetteno di creare momenti di condivisione. E ciò che amo maggiormente è appunto l'umanità che si respira nell'aria e il calore sincero che un visitatore percepisce quando arriva a Benvignante.
ELENA BENASSI 
Sono 62 anni che abito a Benvignante, dove mi sono trasferita con la mia famiglia da Consandolo e dove in seguito ho conosciuto mio marito Ivano. Questo è sempre stato un bel posto dove vivere, perché non ci manca nulla e si sta bene: si vive tranquilli e ci conosciamo tutti per nome! Certo in questi anni ho visto il paese svuotarsi, siamo tutti vecchi e ci sono pochi ragazzi. Mi auguro quindi che in futuro anche i giovani possano apprezzare la vita genuina e serena che offre la nostra comunità.
NATASCIA MANTOVANI 
Vivo qui da sempre con la mia famiglia. Abitare in una piccola frazione come questa ha lati positivi e negativi. Significa far parte di una piccola comunità dove ci si conosce un po' tutti, dove le vicine di casa diventano un po' come delle zie o nonne acquisite. Gli svantaggi sono senz'altro quelli tipici delle piccole realtà con pochi abitanti, dove i servizi sono pochi e le attività che rimangono aperte negli anni sono sempre meno: in paese resistono solo lo storico negozio di alimentari e il bar circolo Arci. Bisogna quindi spostarsi verso i centri più grandi, per andare al lavoro e per gli impegni quotidiani. Il paese è comunque molto attivo e si organizzano piccoli eventi, come le periodiche gare ciclistiche o le serate presso la Delizia. Proprio quest'ultima, che rientra fra le residenze estensi tutelate dall'Unesco, rappresenta un importante patrimonio storico che mi auguro possa essere valorizzato sempre di più in futuro. Sarebbe bello ad esempio, magari con l'aiuto del comune, riproporre la Festa della Delizia, la sagra che fino a qualche anno fa si svolgeva a fine luglio e famosa per gli squisiti caplìt preparati dalle donne del paese.