Abolite TASI ed IMUsulla prima casa nel 2016
Si tratta sicuramente di uno dei punti più qualificanti della Legge di Stabilità 2016 che, con una manovra finanziaria che si aggira sui 27 miliardi, prevede di eliminare il tributo per tutti coloro che occupano l'abitazione principale, sia proprietari che affittuari.
A conti fatti l'alleggerimento fiscale per le tasche degli argentani sarà complessivamente di 2.690.000 euro per l'abolizione della TASI e 490.000 euro per l'IMU relativa ai terreni agricoli. Risorse che rimarranno nella disponibilità economica dei cittadini.
La Tasi verrà quindi abolita per tutte le abitazioni principali ad eccezione delle abitazioni di tipo signorile, ville, castelli e palazzi di prestigio, classificate in categoria catastale A1, A8 e A9. L'esenzione è prevista sia per il proprietario sia per l'affittuario. La manovra prevede l'esenzione IMU per i terreni agricoli utilizzati da coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali e società.
Le minori entrate nelle casse comunali, a causa di tali esenzioni, saranno compensate dallo Stato con un incremento di 3.668,09 milioni della dotazione del fondo di solidarietà comunale, ripartito tra le regioni. Infine viene prevista l'esenzione IMU sui macchinari cosiddetti “imbullonati”: dal 1° gennaio 2016 la rendita catastale sugli immobili produttivi si ridetermina al netto degli stessi.
L'abolizione della TASI sull'abitazione principale avrebbe potuto comportare la possibilità,
per i Comuni, di applicare l'intera maggiorazione alle seconde case. In realtà, il DDL stabilità 2016 prevede il divieto per gli enti locali di deliberare aumenti dei tributi rispetto ai livelli di aliquote deliberate per l'esercizio 2015. In pratica, i Comuni non potranno decidere di applicare la maggiorazione a partire dal 2016, ma se la prevedevano già nel 2015 possono continuare a riscuoterla.
L'abolizione di IMU e TASI sulle prime case vale oltre 4 miliardi di euro. Si tratta di una misura che secondo il Governo rappresenta un segnale inequivocabile in un Paese che ha l'80% di proprietari.
Ai Comuni è stata garantita una copertura integrale del mancato gettito in modo che le agevolazioni fiscali sulla prima casa non impattino negativamente sul bilancio degli enti locali.