Titolo: Cappuccetto Rosso e Cenerentola contro Barbablù
Dove: Centro Culturale Mercato, piazza Marconi 1 Argenta (Fe)
Quando: 12 novembre – 11 dicembre 2016
Inaugurazione: Sabato 12 Novembre ore 16.30
Orari:
da martedì a sabato 9.30-12.30
da giovedì a domenica 15.30-18.30
lunedì chiuso
Ingresso: gratuito
Cosa:
Racconti fotografici di Luna Malaguti ed Emiliano Rinaldi a cura del Centro Etnografico Ferrarese/Osservatorio Nazionale sulla Fotografia Negli ultimi anni, il cinema e l'arte contemporanea hanno riacceso i riflettori sulle fiabe. Biancaneve, e Cappuccetto rosso hanno invaso nuovamente gli schermi cinematografici e persino la fotografia d'autore ha mostrato rinnovati interessi fiabeschi. Nell'ottica di una sperimentazione artistica e narrativa capace di calare nella realtà contemporanea le vicende fiabesche di Cappuccetto Rosso e Barbablù si sono mossi anche Emiliano Rinaldi e Luna Malaguti, che propongono due interessanti foto-racconti incentrati sui personaggi che Perrault trasse per primo dalla cultura popolare. Costantemente rielaborate e aggiornate secondo il gusto del tempo, le versioni delle fiabe oggi più comunemente note e indirizzate all'infanzia sono estremamente diverse da quelle raccontate nelle società tradizionali e dalle prime fissate su carta a partire dal XVII secolo.
Emiliano Rinaldi e Luna Malaguti tornano per i loro racconti fotografici alle origini, riscoprono che Cappuccetto rosso può essere letta come la personificazione del passaggio dall'infanzia verso il mondo adulto con la perdità dell'innocenza e che Barbablù non ha un lieto fine. Il tema della violenza verso le donne contenuto in entrambe le fiabe, ci dicono Emiliano e Luna, sono sempre attuali e possono essere aggiornati al presente, aiutandoci a riflettere sul nostro mondo contemporaneo.
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Titolo: Fiabe, Fablieaux, Bestiari e Filastrocche
Dove: Centro Culturale Mercato, piazza Marconi 1 Argenta (Fe)
Quando: 12 novembre – 11 dicembre 2016
Inaugurazione: Sabato 12 Novembre ore 16.30
Orari:
da martedì a sabato 9.30-12.30
da giovedì a domenica 15.30-18.30
lunedì chiuso
Ingresso: gratuito
Cosa:
Pastelli e incisioni di Anna Bergaminia cura di Rita Rizzioli e Roberto Roda Artista schiva, riservata, sempre volutamente lontana dalle ribalte artistiche, Anna Bergamini rompe, eccezionalmente le consegne del silenzio, della clausura intimista per farci finalmente partecipe dei suoi sogni iconici, delle sue fiabe iconografiche meravigliosamente intrise di medioevi popolareschi, di fablieaux, di bestiari fantastici, di filastrocche infantili dove le sirene convivono con le gatte mammone, dove ritroviamo Cappuccetto rosso, Pinocchio e i musicisti di Brema….ma non proprio come celi saremmo aspettati.
I pastelli, i disegni e le incisioni di Anna Bergamini sanno aprirci la porta verso dimensioni altre, universi fiabeschi che si specchiano nell'età di mezzo, ma senza rimanere prigionieri della magmatica paccottiglia contemporanea del revivalismo neomedievale, anzi elevando la citazione a garbata poesia, che non intende rinunciare a l'efficacia liberatoria del risus pascalis.
Anna Bergamini, ferrarese, diplomata all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ha seguito corsi privati di pittura con i maestri Laerte Milani e Marcello Tassini e corsi di incisione calcografica con Paolo Berretta all'istituto d'arte “Dosso Dossi” di Ferrara.
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Titolo: Fisionomie di un ignoto Oriente
Dove: Centro Culturale Mercato, piazza Marconi 1 Argenta (Fe)
Quando: 12 novembre – 11 dicembre 2016
Inaugurazione: Sabato 12 Novembre ore 16.30
Orari:
da martedì a sabato 9.30-12.30
da giovedì a domenica 15.30-18.30
lunedì chiuso
Ingresso: gratuito
Cosa:
Dipinti e pastelli di Joseph Auquier
a cura di Greta Gadda e Emiliano Rinaldi
Nato ad Alés nel 1954, Joseph Auquier è pittore, fotografo, ceramista, poeta e organizzatore di importanti eventi culturali. La mostra di Argenta esplicita solo le vocazioni pittoriche e grafiche di questo interessante ed eclettico artista e intellettuale transalpino.
Il titolo riassume idealmente i contenuti della mostra tutta incentrata sulle fantasie “orientaliste” di Auquier, innanzitutto quelle pittoriche capaci di dialogare in maniera sorprendente con il Simbolismo francese e con la pittura di Gustave Moreau. Tuttavia, senza mai operare citazioni o omaggi espliciti, Auquier compone sulla tela visioni fantastiche e oniriche dove figure, paesaggi, architetture inneggiano all'informalità, ma riescono a trasmettere il senso forte di antiche magie, di arcaici rituali, di templi lontani nello spazio e nel tempo. Tutto inneggia ad un Oriente sapientemente immaginifico e favoloso. Accanto ai dipinti, coerentemente, troviamo in parete anche la produzione più recente dell'artista francese. Si tratta di pastelli in cui è forte il richiamo a evocazioni dal retrogusto.
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Titolo: Miti Classici e Moderni
Dove: Centro Culturale Mercato, piazza Marconi 1 Argenta (Fe)
Quando: 12 novembre – 11 dicembre 2016
Inaugurazione: Sabato 12 Novembre ore 16.30
Orari:
da martedì a sabato 9.30-12.30
da giovedì a domenica 15.30-18.30
lunedì chiuso
Ingresso: gratuito
Cosa:
Opere di Edgardo Versaripresentazione a cura del critico Lucio Scardino.Nato a Meldola nel 1953, Edgardo Versari, detto Dain, ha attraversato epoche e continenti diversi, spirito poliedrico, quasi “leonardesco”, è architetto, pittore, scultore, ceramista, decoratore: fondamentali risultano gli studi accademici a Firenze sotto la guida del grande Francesco Messina, l'attività di ceramista in Romagna e San Marino, la laurea in architettura conseguita a L'Asmara, dove è vissuto una quindicina di anni.
Tecniche diverse, culture interrazziali, frenetiche esperienze di vita, lingue contrastanti, contaminazioni originalissime in cui la Polinesia di Gauguin sembra mescolarsi all'Arcadia del Guercino.
Le sue oniriche figure, spesso dipinte anche in un rosso molto acceso, acquistano una loro singolare evidenza, quasi anti-accademica, sono protagoniste di storie e culture lontane ma talora accomunate dagli archetipi “alla Jung” (..)
Titolo: Nel giardino del mago. Omaggi all'Orlando Furioso
Dove: Centro Culturale Mercato, piazza Marconi 1 Argenta (Fe)
Quando: 8 Ottobre – 6 Novembre 2016
Inaugurazione: Sabato 8 Ottobre ore 17.30
Orari:
Mercato centro culturale
da martedì a sabato 9.30-12.30
da giovedì a domenica 15.30-18.30
lunedì chiuso
Catalogo disponibile in mostra. Editoriale Sometti, pp 48-39 ill.- € 6,00
Ingresso: gratuito
Cosa: Opere di: Vittorio Ardizzoni, Joseph Auquier, Maurizio Bonora, Lucia Castelli, Sara Cestari, Enrico Chiti, Carlo Cianferoni, Francesca Della Toffola, Ivano Ferrari, Marcello Framba, Lanfranco, Franco Patruno, Rita Petruccioli, Alessia Pozzi, Gabriel Pascal Quidor, Vito Tumiati, Gianfranco Vanni “Collirio”, Bruno Vidoni, Nedo Zanolini, Luca Zampini, Tiberio Zucchini.
La mostra raccoglie in parete, alcuni omaggi all'Orlando Furioso, ma insoliti, apparentemente irriverenti, “eccentrici” perché distanti dalle raffigurazioni più usuali, dal déjà-vu, eppure proprio per questo di grande interesse, di forza espressiva mai banale. Il percorso visivo della mostra “Nel giardino del mago” si dipana dall'inizio del '900 ad oggi, riscoprendo inediti inaspettati,ad esempio alcuni disegni del 1954 di Lanfranco e due studi per Angelica incatenata alla rupe, realizzati fotograficamente da quel trickster dell'arte italiana del secondo Novecento che è stato Bruno Vidoni (1930-2001). Evitando di ghettizzare l'espressività artistica per assoggettarla a improduttive discriminazioni linguistiche oppure a improprie gerarchie tecnico - realizzative, la mostra propone un viaggio fra pittura, incisione, illustrazione, fotografia costruita, fumetto e design, per raccontare l'incredibile vitalità poietica dell'Orlando Furioso. Ma il poema dell'Ariosto diventa anche lo stimolo per rifletteresulle metodologie, le antropologie, le concettualità dei processi creativi dell'arte contemporanea.
La mostra è divisa in due sezioni. La prima è interamente dedicata alla figura di Angelica esposta all'orca marina e tratta in salvo da Ruggiero, forse la scena che ha maggiormente intrigato la fantasia degli artisti e ha finito così per diventare un vero e proprio “tormentone”. Dalla fortuna iconica del Ruggiero libera Angelica dipinto da Ingres in più versioni a partire dal 1819(in mostra sta l'acquaforte che l'incisore Gabriel Pascal Quidor (1875-1928) trasse nel 1900 dal quadro, versione 1839) l'esposizione di Argenta dipana in parete una pirotecnica serie di invenzioni creative, che omaggiano, sovvertono, fluidificano le pagine ariostesche e la stessa interpretazione ingresiana.
Il fotografo Ivano Ferrari realizza un corto circuito ucronico, immaginando che il dipinto del maestro francese possa aver attinto da un modello fotografico scattato in una ignota e lontana sala di posa ottocentesca, mentre Vittorio Ardizzoni ci riporta con la sua immagine del 2000, agli inizi della fotografia digitalecon un'Angelica che si materializzain carne ed ossa all'interno del dipinto di Ingres. L'autore sa elevare il kitsch a valore estetico. Sara Cestari e Nedo Zanolini trasformano Angelica (interpretata dall'istrionica performer Luna Malaguti) in una straniante pin-up degli anni '50 alle prese con un'orca giocattolo…gonfiabile. Francesca Della Toffola utilizza la lezione del Tiepolo per immaginare con raffinata eleganza un mostro che è fatto della stessa sostanza dell'acqua marina, mentre il transalpino Joseph Auquier fa insidiare la principessa esposta sulla rupe da un sinuoso velo, un tessuto che pare animato da una natura ofidica. Marcello Framba propone un'Angelica incatenata dove la nuda principessa, il mostro e l'ippogrifo cavalcato da Ruggiero, inseguono concordi la via pittorica dell'essenzialità: tutto viene ricondotto a un grafismo suggestivo e minimalista. Il fotografo Luca Zampini, insieme con l'artista e modella italo-vietnamita Ngoc Phuong Ong, bacchetta idealmente Ingres e tutti gli artisti che per secoli hanno raffigurato Angelica con lineamenti occidentali, ricordandoci che la principessa dell'Ariosto veniva dal Catai, insomma dalla Cina, dunque doveva possedere lineamenti asiatici. Carlo Cianferoni, fumettista, art director pubblicitario e motociclista incallito, immagina, avventurandosi nei territori della satira, che i pirati di Ebuda siano una banda di squinternati bikers armati di catene. Incapaci di comprendere perché debbano imprigionare Angelica, inseguono la donna solo per farsela soffiare sotto il naso da uno scaltro Ruggiero. Del resto, Angelica appare qui assai emancipata, ben conscia delle proprie grazie e per nulla intimorita dagli inseguitori. Quale ideale voce fuoricampo risuonano i versi del poeta a scatenare un'ilarità che si nutre intelligentemente del dialogo intertestuale, dichiarando in ugual misura amore per l'Ariosto e passione per i bikers-movie degli anni '50-'70.
La seconda sezione della mostra offre una variegata scelta di opere che esplorano l'immaginario del Furioso nelle sue molteplici scene e avventure e lo riscrivono. Enrico Chiti propone la sua visione fotografica di Melissa intenta a ridare forma umana ad Astolfo e agli altri amanti che Alcina ha imprigionato, trasformandoli. Lucia Castelli insegue, con la fotocamera, un'Angelica perennemente in fuga sullo sfondo di una scenografia che inneggia ai film mitologici degli anni '60. E sempre ai mitici anni '60, alla grafica dei cartoon di quel periodo - ma contaminata dalla lezione contemporanea di Shag e dei fumetti manga - si rifà, Rita Petruccioli, firma fra le più prestigiose dell'illustrazione italiana per ragazzi. Petruccioli è da tempo impegnata a ridurre in immagini le pagine dei grandi classici della letteratura: si è cimentata felicemente sull'Eneide e da ultimo proprio sull' Orlando Furioso e Innamorato. Scorrono in mostra incisioni e disegni di Vito Tumiati, virtuoso incisore, in grado di rappresentare i furori di Bradamante e le alterne vicende (la ruota della fortuna) di Ruggiero. E' invece Gianfranco Vanni “Collirio”, grande innovatore del fumetto italiano degli anni '80 sulle pagine di “Frigidaire”,ma artista tout-court, a rammentarci che il Furioso come tutti i capolavori è ormai assurto allo stato di testo fluido perché continuamente riscritto dai traduttori, dai divulgatori, dai mass-media. I due dipinti di Vanni sono sì un omaggio al poema ariostesco, ma non rimandano direttamente al testo originale, perché rimbalzano dalle immagini della trasposizione televisiva, realizzata da Luca Ronconi negli anni '70.
Al graphic designer Tiberio Zucchini, spetta il compito di rammentarci che dalle pagine del Furioso ha preso avvio un Orlando popolare che ha animato il teatro dei pupi e le decorazioni dei carretti siciliani. In mostra si può ammirare l'illustrazione originale che negli anni '80 è diventata l'emblema del ciclo di iniziative “Sulle orme d'Orlando”, dedicate alla vastissima fortuna popolare del paladino di Re Carlo in Italia.
Chiudono idealmente la mostra alcune opere dove il virtuosismo tecnico sorregge con prepotenza l'immaginazione artistica. Riemergono dalle collezioni della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ferrara due disegni dell'artista-sacerdote e critico dell'Osservatore Romano, Franco Patruno (1938-2007). Appartengono alla serie, affascinante e graficamente complicata, che l'artista dedicò ai personaggi del Furioso per le celebrazioni ariostesche del 1974, esponendo al Centro Attività visive del Palazzo dei Diamanti di Ferrara, , al termine di un lavoro creativo lungo e complesso, che alla fine lo lasciò prostrato. Tre disegni inediti realizzati nel 1954 da Lanfranco (al secolo Lanfranco Frigeri, esponente di spicco di quel “realismo fantastico” teorizzato e sostenuto dalla rivista parigina “Planète”), mostrano come gli stilemi consacrati dall'avventura surrealista possano incistarsi felicemente nell'universo magico del fantasy ariostesco. Le arpie del canto XXIII tratteggiate da Lanfranco, con i loro seni dentati, minacciosi e urlanti, sono un paradosso visivo: qui non è fuori luogo evidenziare la bellezza che il mostruoso può contenere ed emanare. Infine lo scultore Maurizio Bonora offre ai visitatori un'Angelica alle prese col dissolvimento del palazzo del mago Atlante. La scultura ha una struttura per certi versi labirintica e racconta fatti e personaggi che vanno inseguiti fra pareti e scale in distruzione. Come il palazzo del mago si dissolve in nebbia nelle pagine ariostesche del canto XXII, la scultura di Bonora chiude la mostra accompagnando il visitatore verso l'uscita, verso quelle nebbie autunnali che soffondono e acquerellano i quieti paesaggi vallivi dell'argentano.
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Titolo: Bruno Vidoni. Orlando, le guerriere e il cavaliere inesistente
Dove: Centro Culturale Mercato, Argenta (Fe), piazza Marconi 1
Quando: 8 Ottobre – 6 Novembre 2016
Inaugurazione: Sabato 8 Ottobre ore 17.00
Orari:
Mercato centro culturale
orari: da martedì a sabato 9.30-12.30
da giovedì a domenica 15.30-18.30
lunedì chiuso
Catalogo disponibile in mostra. Editoriale Sometti
Ingresso: gratuito
Cosa: Il 1974 fu l'anno delle celebrazioni per i 500 anni della nascita dell'Ariosto e Bruno Vidoni (Cento 1930-2001), vero folletto dispettoso dell'arte italiana iniziò ad interessarsi dell'epica ariostesca. L'artista centese era già entrato nella storia della fotografia italiana grazie ad alcuni provocatori (quanto falsi) reportage bellici, costruiti dietro casa. Ritornato all'amata pittura, senza totalmente accantonare la fotografia, iniziò a porre mano ad un consistente ciclo di dipinti che tenevano un occhio sulle vicende del Furioso e l'altro sul Cavaliere inesistente di Italo Calvino, romanzo del 1959 che tuttavia dall'Orlando ariostesco idealmente procede. Armature vuote, ma dotate di vita propria, iniziarono a presidiare e attraversare lande surreali, oniriche. Medioevo e fantascienza sembravano interagire all'ombra del Furioso. Un decennio più tardi, nel 1987, Vidoni riversò nella fotografia alcune delle precedenti intuizioni pittoriche per affrontare un nuovo cimento: dare nuova iconica voce, insieme all'amico Giorgio Celli (scienziato, critico d'arte e artista) al paladino Orlando. Calato l'accondiscendente Celli dentro gli improbabili panni metallici del guerriero di Carlo, ecco che l'obiettivo vidoniano prese a delineare, divertito, paladini, ancelle principesse, guerriere e incantatrici: Angelica, Bradamante, Marfisa, la maga Alcina. Per sei anni, sino al 1992, Vidoni continuò pazientemente a tessere il suo particolarissimo omaggio all'Orlando Furioso, praticando visioni fotografiche contaminate da citazioni cinematografiche e fumettistiche. A 15 anni dalla prematura scomparsa dell'artista centese, va in parete, la scansione pressoché completa dell'Orlando Furioso vidoniano. La mostra curata da Greta Gadda, Emiliano Rinaldi, Roberto Roda, approda ad Argenta dopo le tappe di Ferrara e Bondeno e dopo il successo conseguito durante l'estate in Francia, al museo Boudou di S.te Eulalie d'Olt
Titolo: IVO SASSI
NATURALMENTE CERAMICA
Dove: Centro Culturale Mercato, piazza Marconi 1 e Galleria Cesari, via Mazzini, 1/C Argenta (Fe)
Quando: 3 Settembre – 2 Ottobre 2016

Sabato 3 Settembre ore 17.30
Orari:
Mercato centro culturaleda martedì a sabato 9.30-12.30
da giovedì a domenica 15.30-18.30
lunedì chiuso
Durante la Fiera di Argenta
gli orari sono i seguenti:
9 - 12 Settembre: 17.00-24.00
10 - 11 Settembre: 10.00-24.00
Galleria Giacomo Cesari
da martedì a sabato 10.00-12.30 15.30-19.00
domenica aperta su prenotazione tel. 335-396710
lunedì chiuso
Ingresso: gratuito
Cosa: “Ivo Sassi. Naturalmente ceramica” è la mostra realizzata in collaborazione con Giacomo Cesari e curata dall'arch. Franco Bertoni, allestita al centro culturale Mercato e in Galleria Cesari.
In mostra una cinquantina di straordinarie opere che documentano l'evoluzione artistica di Sassi dagli anni '70 ad oggi, un suggestivo viaggio nel mondo della ceramica artistica con alcuni pezzi inediti di grande impatto.
Nato a Brisighella nel 1937, frequenta l'Istituto Statale d'Arte per la Ceramica di Faenza e ha per insegnanti gli scultori Anselmo Bucci e Angelo Biancini.
Dal 1954 al 1959 lavora nella bottega di Carlo Zauli, successivamente apre uno studio personale a Faenza.
E' dal 1965 che la sua opera acquista una precisa fisionomia e un'autonomia formale: fino al 1971 sviluppa il ciclo Era ecnologica, utilizzando soprattutto la maiolica bianca e, da questa data, inizia il ciclo ET Genesi in cui fonde elementi geometrici e un organicismo largamente informale utilizzando il colore nero, l'oro e platinature a terzo fuoco.
Parallelamente alla sua attività di scultore, Sassi collabora con aziende produttrici di piastrelle.
Numerose le personali in Italia e, a livello internazionale è invitato alle mostre più importanti.
In particolare, nel 2007 il Comune di Faenza organizza una grande mostra personale al Palazzo delle Esposizioni di Faenza con la pubblicazione di un volume a cura di Franco Bertoni. Nello stesso periodo, per festeggiare il suo settantesimo compleanno, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza gli dedica una mostra di tutte le sue opere, di proprietà del Museo.
Nel 2010 a Shanghai in occasione dell'Expo viene inaugurata la Grande colonna di fronte al Palazzo dei Congressi, opera alta cm 600.
Vive e lavora a Faenza.
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Titolo: Il mondo di Luca Ghetti: matita, pennello e tornio
Dove: Centro Culturale Mercato, Argenta (Fe), piazza Marconi 1
Quando: 9 Settembre – 2 Ottobre 2016
Venerdì 9 Settembre ore 20.30
Orari:
Mercato centro culturale
orari: da martedì a sabato 9.30-12.30
da giovedì a domenica 15.30-18.30
lunedì chiuso
Durante la Fiera di Argenta gli orari sono i seguenti:
9 - 12 Settembre: 17.00-24.00
10 - 11 Settembre: 10.00-24.00
Ingresso: gratuito
Cosa: Luca Ghetti nasce a Bentivoglio il 17 marzo 1966.
Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Si avvicina al disegno satirico in seguito ad un corso sulla tecnica del fumetto promosso da Stefano Trentini ad Argenta. E' proprio su Nuvola Bianca, la storica rivista di fumetti di “Trento”, che esce il suo primo disegno, poi collabora con La Piazza di Ferrara, e disegna delle vignette sulla satira di costume, per la rivista Virus, realizzando strisce sui vigili urbani; ha seguito per oltre 10 anni la vignetta satirica domenicale de La Nuova Ferrara.
Creatore di personaggi accattivanti, quali “Merdman” ed il mitico “Signor Ruscaroli”, striscia satirica del periodico Dintorni di Soelia.
Nel 2012 per Festina Lente Edizioni realizza, in collaborazione con Andrea Pizzirani e Andrea Poli, il libro La città del però. Vizi e virtu' di Ferrara e dei ferraresi.
Artista versatile, spazia dalla vignetta umoristica alla pittura a olio ed alla ceramica.
Decoratore e restauratore per professione, con un gruppo di amici di Ferrara realizza rievocazioni storiche, ispirate soprattutto all'Età del Ferro.
Vive a Santa Maria Codifiume,
In mostra vignette, disegni, sagome su legno, stampe di lavoro su muro, ceramiche.
Save the date!!! : Domenica 11 settembre a partire dalle ore 16.00 Luca Ghetti e la sua matita pungente saranno al centro culturale Mercato pronti ad accogliere gli ospiti!
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Titolo: MARCELLO TASSINI
un maestro del Novecento ferrarese
Dove: Centro Culturale Mercato, Argenta (Fe), piazza Marconi 1 - Primo piano
Quando: dal 21 maggio al 12 giugno 2016
Inaugurazione Sabato 21 maggio ore 17.30
Orari:
Mercato centro culturale
MAGGIO tutti i giorni 9.30-12.30, 15.30-18.30
GIUGNO ven. sab. dom. 15.30-18.30
Ingresso: gratuito
Cosa: inaugurazione della personale di MARCELLO TASSINI un maestro del Novecento ferrarese.
Eccellente disegnatore, grafico, pittore di nudi, nature morte, di paesaggi e grande ritrattista. "Impressionista di stretta osservanza...guarda al mondo che lo circonda soprattutto in funzione del colore: un colore gradevole, sempre di tono azzeccato, chiuso e ritmato da un corretto disegno". Così il giornalista Renzo De Martino che, dalle colonne del giornale "La Cittá", recensiva la pittura, nell'ormai lontano 1981, di Marcello Tassini.
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Titolo: Omaggio a TASSINI
in mostra le opere dell'artista ferrarese GIANNI VALLIERI
Dove: Centro Culturale Mercato, Argenta (Fe), piazza Marconi 1 - Primo terra
Quando: dal 1 giugno al 12 giugno 2016
Inaugurazione mercoledì 1 giugno ore 17.30
Orari:
Mercato centro culturale
GIUGNO ven. sab. dom. 15.30-18.30
Ingresso: gratuito
Cosa:
“Vorrei dipingere la realtà ... ma quale?
Dipingere la bellezza... la natura... la gente...
il sorriso dei bambini...
Sarebbe troppo bello
ma estremamente difficile.
Allora dipingo emozioni... così
senza ordine ... come la vita!
...e trovo la mia felicità”.
G. Vallieri
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Titolo: Argenta loves tennis
sede: Centro Culturale Mercato, Argenta (Fe), piazza Marconi 1
periodo di svolgimento: 14 Maggio – 29 Maggio 2016
inaugurazione: Sabato 14 Maggio ore 18.00
orari: tutti i giorni 9.30-12.30 15.30-18.30
Ingresso libero
Sabato 14 Maggio alle ore 18:00, presso il Centro Culturale Mercato, al piano terra, si inaugurerà la mostra Argenta loves tennis, promossa in collaborazione con l'Associazione Giovan Battista Aleotti 1546, il Centro tennis Argenta, la Fondazione Fila Museum di Biella.
La mostra propone una raccolta di materiale fotografico relativo al tennis club argentano dei c.d. “anni d'oro”, dalla fine degli anni '60 fino ai primissimi anni '80, anni nei quali il nostro club ha ospitato i maggiori tennisti italiani del periodo: Panatta, Zugarelli, Bertolucci.
Le foto in mostra, la maggior parte delle quali provengono dall'archivio Nanni, sono state raccolte dal Cine Foto Club Immagini di Argenta e dal centro Tennis Argenta.
L'esposizione è arricchita da materiale fotografico, da capi di abbigliamento ed accessori “storici” e contemporanei provenienti dalla Fondazione Fila Museum di Biella
La mostra resterà aperta fino al 29 Maggio 2016.
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Titolo: IL TALENTO E LA TENACIA. Sculture di Mirella Guidetti Giacomelli
Dove: Centro Culturale Mercato, Argenta (Fe), piazza Marconi 1
Quando: 9 Aprile – 15 Maggio 2016
Orari:
Mercato centro culturaleda martedì a sabato 9.30-12.30
da giovedì a domenica e giorni festivi 15.30-18.30
Lunedì chiuso
Ingresso: gratuito
Cosa: La mostra propone una significativa ed esaustiva selezione di opere che mette in evidenza il percorso artistico della ferrarese Mirella Guidetti Giacomelli.
In esposizione i 32 pezzi del gioco degli scacchi con i disegni preparatori, Omaggio a Schifanoia i dodici segni zodiacali in bronzo, una selezione delle sue sculture realizzate fra il 1977 ed il 1986 (Contadina, La mondina, Maternità, Il richiamo, Gabbiani), tre opere dal ciclo delle grate (Sposalizio da Schifanoia, Il falconiere, La castellana), alcuni quadri in acrilico su canapa.
La mostra resterà aperta fino al 15 Maggio 2016, e in occasione del finissage , sarà realizzata una suggestiva partita a scacchi con le opere realizzate da Mirella Guidetti Giacomelli, nella piazza antistante il centro culturale.
Mirella Guidetti Giacomelli inizia la sua attività di scultrice nel 1975 dopo aver seguito corsi artistici tenuti a Ferrara dall'architetto Giulio Soriani.
I temi dominanti della sua produzione artistica sono la Corte Estense, la campagna ferrarese, il sacro.
Numerose sono state le personali in Italia e nel resto dell'Europa presso istituti di Cultura italiana, o Gallerie d'arte; sue opere scultoree figurano presso musei, chiese, spazi pubblici.
Negli anni '90 ha realizzato il “Gioco degli scacchi” le cui sculture, furono inaugurate allo Studio del Canova a Roma.
Fra le ultime opere pubbliche realizzate nel 2014 sono da segnalare: il monumento “Agli aviatori ferraresi” in bronzo, posto in Viale IV Novembre a Ferrara e il busto in terracotta patinata dedicato a “Dante Alighieri” collocato a Pola nella sede dell'associazione a Lui intitolata.
Molti volumi di alto livello letterario e saggistico sono stati da lei illustrati.
Strettamente collegata all'attività di scultore,è quella di medaglista, infatti ha realizzato, a notevole tiratura, in vari metalli, medaglie per associazioni, comuni, enti pubblici, università e per il Vaticano.
Dal 2009 ha partecipato, come socia dell' ”Associazione Arte della Medaglia” presso la Zecca di Stato, a mostre indette dalla Biblioteca Apostolica Vaticana con medaglioni in terracotta patinata, i cui temi raccontano la Storia, l'Arte, la Cultura dell'Uomo.
Mirella lavora a Ferrara nel suo atelier di via XX Settembre 126/D.
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Titolo: Voglio dirlo a tutta la città. La forma inconfondibile del cuore
Dove: Centro Culturale Mercato, Argenta (Fe), piazza Marconi 1
Quando: 5 Marzo – 10 Aprile 2016
Orari:
Mercato centro culturaleda martedì a sabato 9.30-12.30
da giovedì a domenica (e giorni festivi) 15.30-18.30
Lunedì chiuso - Ingresso libero
Ingresso: gratuito
Cosa: “Voglio dirlo a tutta la città. La forma inconfondibile del cuore” è il titolo della mostra fotografica e del relativo catalogo edito da “Arstudio “ che verranno presentati sabato marzo alle ore 17,00 al Centro Culturale Mercato. Saranno presenti gli autori: Corrado Pavani, Paolo Squerzanti e Giovanna Tonioli.
Questo lavoro fotografico nasce da un' idea di Giovanna Tonioli (psicologa e psicoterapeuta) che osserva ed analizza “l'amore come sentimento senza tempo ….nei giorni in cui internet , e gli innumerevoli social che ci accompagnano nella quotidianità vengono trascurati per urlare un sentimento come l'amore esibendolo con scritte e simboli di cuori in un contesto metropolitano.
….basta un muro scalcinato per stupire la persona amata e per urlarlo con forza a chiunque transiti vicino al luogo in cui quel grido è emesso”.
Paolo Squerzanti e Corrado Pavani hanno costruito questo progetto portando in fotografia immagini di cuori, scritte d'amore, contestualizzando i luoghi dove le citazioni d'amore venivano mostrate in maniera plateale.
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Titolo: EMANUELA FIORELLI / PAOLO RADI –
NELLA SOGLIA DEL VISIBILE: TRASPARENZA E TRASLUCENZA
Dove: Centro Culturale Mercato, Argenta (Fe), piazza Marconi 1
Quando: dal 27 febbraio al 28 marzo 2016
Inaugurazione Sabato 27 febbraio ore 17.00
Orari:
Mercato centro culturaleda martedì a sabato 9,30 – 12.30
Da giovedì a domenica 15,30 – 18,30
Lunedì chiuso
Ingresso: gratuito
Cosa: Sabato 27 Febbraio alle ore 17:00, presso Il Centro Culturale Mercato, si inaugurerà la mostra Nella soglia del visibile: TRASPARENZA E TRASLUCENZA bipersonale dedicata a due degli artisti che Agostino Bonalumi aveva definito fra i più interessanti dello scenario italiano: EMANUELA FIORELLI e PAOLO RADI.
La mostra propone una significativa ed esaustiva selezione di opere che mette in evidenza il loro percorso artistico. Paolo Radi è l'artista delle apparizioni, degli affioramenti, mentre Emanuela Fiorelli è l'artista delle tensioni, dei “tessuti connettivi”. Se nelle opere dell'una la razionalità si sensibilizza, in quelle dell'altro la luce diventa armonia del visibile; entrambi sono però accomunati da una ricerca che si interroga su ciò che appare e ciò che traspare. Gli artisti obbligano infatti gli spettatori ad avvicinarsi e a retrocedere dalle opere, li si costringe a cambiare di continuo il punto di vista, mettendo alla prova la propria percezione. Il pubblico è così invitato a penetrare le superfici con lo sguardo, a scomporre e ricomporre le trame con la mente, sollecitati da una disciplina aniconica che mette in discussione l'esistente, così come i confini della scultura e della pittura tradizionale.
afisici realizzati da Bruno Vidoni, oggi collocati in collezione privata
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Titolo: ”Forse...” Opere di Guglielmo Darbo
Dove: Centro Culturale Mercato, Argenta (Fe), piazza Marconi 1
Quando: dal 16 gennaio al 21 febbraio 2016
Inaugurazione Sabato 16 Gennaio ore 17.00
Orari:
Mercato centro culturaleda martedì a sabato 9,30 – 12.30
Da giovedì a domenica 15,30 – 18,30
Lunedì chiuso
Ingresso: gratuito
Cosa: Sabato 16 gennaio alle ore 17 al Centro Culturale Mercato (piano superiore) inaugurazione della personale di Guglielmo Darbo “Forse...” con presentazione a cura di Paola Babini, docente dell' Accademia di Belle Arti di Bologna. La mostra sarà visitabile sino al 21 febbraio.
Dice di lui Paola Babini: “ L'artista, inquieto ed esploratore, conferisce all'informale una dimensione caratterizzata da una poetica popolata di suggestioni, a tratti psichica, atta a trascendere la mera dimensione pittorica a favore di materiali organici, come carboni, terre, cartoni, pigmenti, in uno sviluppo tematico dove anche l'utilizzo della scrittura diventa elemento in stretto dialogo con l'impronta gestuale”.
In mostra circa una quarantina di opere dell'artista codigorese, alcune delle quali realizzate su teloni di canapa di grandi dimensioni, che regaleranno grandi suggestioni ed emozioni ai visitatori
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Titolo: Bruno Vidoni, Dialoghi con la Metafisica
Dove: Mercato centro culturale Piazza Marconi, 1 Argenta
Quando: Dal 16 gennaio al 28 febbraio 2016
Inaugurazione 16 Gennaio ore 17.00
Orari:
Mercato centro culturaleda martedì a sabato 9.30-12.30
Da giovedì a domenica 15,30 – 18,30
Lunedì chiuso
Ingresso: gratuito
Cosa: BRUNO VIDONI. DIALOGHI CON LA METAFISICA è la mostra, curata da Greta Gadda, Emiliano Rinaldi e Roberto Roda, che sarà inaugurata sabato 16 gennaio 2016 alle 17,30 ad Argenta (Fe), presso il Centro Culturale Mercato (piano terra). La mostra, promossa dal Comune di Argenta, il Comune di Ferrara, il Comune di Cento ed il Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara, sarà visitabile sino al 28 febbraio.
Bruno Vidoni (Cento 1930-2001) è entrato nella storia della fotografia italiana grazie ad alcune provocatorie immagini realizzate negli anni settanta del Novecento. Questa notorietà finì, paradossalmente, per cucirgli addosso un'etichetta disciplinare che ne oscurò la complessità della propria azione creativa. Vidoni fu infatti anche pittore, critico d'arte e storico.
Nel corso del 2015 sono state numerose le iniziative che si sono succedute, nel ferrarese, per celebrare il centenario della nascita della Metafisica, tra le quali va annoverata la grande mostra DE CHIRICO A FERRARA. METAFISICA E AVANGUARDIE, in parete nella città estense fino al 28 febbraio.
Inserendosi nel solco di queste celebrazioni, la mostra argentana DIALOGHI CON LA METAFISICA indaga una parte specifica della produzione artistica di Bruno Vidoni, ovvero quella in cui l'artista centese omaggia, rielaborandole, le atmosfere metafisiche che pervadono i dipinti di Giorgio De Chirico e Carlo Carrà.
Nell'interpretazione di Vidoni le dechirichiane piazze d'Italia appaiono popolate da maliziose ragazze e da cavalli resi con stile pittorico iper-realistico e, per la prima volta, ad Argenta saranno esposti al pubblico i due manichini metafisici realizzati da Bruno Vidoni, oggi collocati in collezione privata