Storia e Personaggi
Personaggi illustri
Luigi Deserti
Luigi Deserti è nato il 21 giugno 1915 ad Argenta (dove abitava in via Garibaldi, 18). Ancor giovane perdette il padre: a sei anni si trasferì a Ferrara e successivamente a Bologna, dove tuttora risiede. Nel 1940, pur lavorando, riuscì a laurearsi in Economia e Commercio. Partì volontario nel '41 e nel '43 venne fatto prigioniero dalle truppe americane in Tunisia. Passò 31 mesi in campi di concentramento degli Stati Uniti, fra cui quello di Hereford (Texas), dove ebbe come compagni Alberto Burri e Giuseppe Berto. Nel 1950 fondò la D&C, che diventò una primaria società di distribuzione di alimentari, dolciumi e bevande di qualità. Con felice intuizione aveva capito le necessità e i desideri di un paese come l'Italia che in quegli anni cercava di risollevarsi dalle ceneri della guerra. Nel 1960, con alcuni soci, diede vita alla Oltremare, una società che in 25 anni ha costruito 15 stabilimenti per la lavorazione dell'anacardio in Africa e in America Latina, creando 20.000 posti di lavoro.
Nel corso degli anni i consumatori si mostrarono sensibili ai marchi prestigiosi del “food and beverage” che D&C selezionava in tutta Europa: dalla Francia arrivarono sugli scaffali italiani rinomate bottiglie di champagne, dall'Inghilterra famose marmellate, tè e cereali per la prima colazione, dall'Olanda dolci di cioccolata; lo zucchero di canna è attualmente distribuito con un proprio marchio (Bronsugar). Emblematico il successo di Twinings che, importato e distribuito dal 1956, ha contribuito a diffondere la cultura del tè in Italia. La D&C, di cui Luigi Deserti è presidente onorario, è oggi presieduta dalla figlia Marina, che ne ha consolidato il successo con 95 milioni di Euro di fatturato, 90 dipendenti e oltre 100 agenti, raggiungendo circa 80.000 punti vendita.
Luigi Deserti non è stato solo un imprenditore di successo, poiché ha ricoperto numerosi incarichi nel mondo economico e politico. Nell'ambito della FAO è stato presidente dell'Industry Cooperative Programme, al quale parteciparono 105 società multinazionali. Successivamente è diventato presidente dell'ICE (1978-82), su nomina del ministro Ossola, e ancora: presidente dell'Unione Italiana Vini, consigliere nazionale della Confcommercio, consigliere comunale a Bologna e presidente del Rotary cittadino; ha fondato la sezione emiliano-romagnola dell'American Chamber of Commerce. Nel 1978 è stato nominato Cavaliere del Lavoro, nel 1984 Cavaliere di Gran Croce e nel 1986 ha ricevuto dalla Regina Elisabetta di Inghilterra la prestigiosa onorificenza di Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico, di cui pochi italiani sono stati fin qui insigniti. Eletto consigliere del Credito Romagnolo, nel 1988 è diventato presidente di questa banca. Dal 1984 al 2001 è stato presidente del gruppo regionale emiliano-romagnolo dei Cavalieri del Lavoro.
La sua vita, piena di soddisfazioni, è stata segnata dal dolore per la perdita del figlio Bruno, promettente pilota della Ferrari, che nel 1965 morì a 23 anni nell'autodromo di Monza, durante le prove preparatorie per la 24 ore di Le Mans. Nella sua lunga attività ha avuto occasione di conoscere e frequentare eminenti personalità come Guido Carli, Governatore della Banca d'Italia, Julius Nyerere, presidente della Tanzania, Jomo Kenyatta, presidente del Kenya, Leopold Senghor, presidente del Senegal. Lui stesso si definisce un accanito lettore di libri, soprattutto ora che ha più tempo disponibile, coltivando gli interessi per la storia: a suo tempo ha frequentato lo storico Renzo De Felice, col quale ha collaborato in alcune pubblicazioni.
Si veda il riconoscimento dell'associazione "Amici di Argenta".