Storia e Personaggi
Personaggi illustri
Don Giovanni Minzoni
Consacrato sacerdote nel 1909, l'anno seguente divenne cappellano della chiesa di S.Nicolò di Argenta. Allo scoppio della I guerra mondiale fu assegnato dietro sua richiesta ad una unità combattente, come tenente cappellano, prendendo parte ad operazioni di guerra con un plotone di arditi; conquistò una medaglia d'argento sul campo e numerose altre decorazioni di guerra. Tornato alla "sua Argenta" nel 1919, il 24 giugno ricevette l'investitura ad arciprete della parrocchia di S.nicolò e riprese subito la sua attività di animatore e organizzatore di iniziative religiose, civili e culturali cui si era dedicato anche prima della guerra. La crisi del primo dopoguerra investì anche Argenta con le drammatiche tensioni sociali e le prime vittime del sorgente fascismo, fra le quali ricordiamo il socialista argentano Natale Gaiba. Don Minzoni è senza esitazioni dalla parte dei più umili e dei lavoratori, rifiuta ogni compromesso col fascismo e non ascolta gli ammonimenti alla prudenza e le minacce. E scriveva nel suo diario: "A cuore aperto con la preghiera che spero non si spegnerà sul mio labbro per i miei persecutori, attendo la bufera, la persecuzione, forse la morte per il trionfo della causa di Cristo (...) la religione non ammette servilismi ma il martirio". La sera del 23 agosto 1923 viene barbaramente ucciso a colpi di bastone da due sicari mentre rientrava nel suo Ricreatorio in compagnia del giovane Enrico Bondanelli. Una lapide (di fronte alla chiesa di S.Nicolò, nell'angolo con via Pascoli) ricorda il punto in cui egli cadde colpito a morte.