Continua al centro culturale Mercato di Argenta (Ferrara) la mostra “Trioschi. Antologica 1970-2017”, promossa in collaborazione con la Galleria d'arte Stefano Poppi e la Galleria Giacomo Cesari, entrambi di Argenta, e con presentazione dell'arch. Franco Bertoni.
Marino Trioschi è nato a Fusignano (Ravenna), dove vive e lavora.
Ha iniziato a dipingere nel 1961 su consiglio del Prof. Verlicchi.
Successivamente ha frequentato il corso libero di incisione all'Accademia di Ravenna tenuto da Tono Zancanaro e le lezioni di storia dell'arte del Prof. De Grada.
Ha insegnato per un decennio alla Scuola Comunale di disegno e plastica di Fusignano ed ha coordinato il Libero Atelier di pittura.
Per il Centro teatrale Emilia Romagna ha collaborato con i maestri E. Calabria e S. Fiume alla realizzazione delle scenografie in spettacoli tratti da opere di F.G. Lorca e P. Neruda.
Nel 1990 ha realizzato la scenografia per il “Canto General”, tratto da un'opera di P. Neruda.
Il testo adattato per la scena da Edgardo Siroli e musicato da Mikis Theodorakis è stato rappresentato in “prima” al teatro alla Scala di Milano nel settembre del 1983 e ripreso nel 1990 ai “Sassi” di Matera.
La regia di entrambe le edizioni era di Edgardo Siroli con le scene alla “Scala” di Aligi Sassu e a Matera di Marino Trioschi.
Secondo le parole dello stesso Bertoni “Trioschi è artista di vecchia scuola: ha sviluppato una tradizione figurativa che in Romagna ha avuto originali percorsi nel Novecento e ha dimostrato, nella contemporaneità, di sapersi rinnovare; non ha mai abbandonato i più comuni ma difficili mezzi espressivi; non ha ceduto alle sirene delle tendenze dominanti; ha coltivato la pittura come possibilità di poesia legandola in modo indissolubile ai casi della sua vita; ha saputo estrarre schegge di bellezza dalla porzione di mondo che aveva davanti agli occhi; ha creduto che l'arte sia, ancora oggi, una, se pur misteriosa, unione di artigianato, abilità, idee, intuizioni e bellezza; ha riproposto l'attualità e l'urgenza di “esercizi dello sguardo” su quel “vero” che nonostante i tanti tentativi di messa in crisi rimane il vero bersaglio dell'arte; e ha, in poche parole, mantenuto viva una originaria vocazione umanistica dell'arte.
(…) Per anni ha guardato il paesaggio della bassa, una sorta di piattaforma gettata verso il mare, dividendo, nelle sue tele, la terra dal cielo con una linea. In basso la terra, i lasciti delle vicende umane, a volte dai toni cupi come nel migliore Sironi, e una natura sempre fonte, per lui, di speranza e di meraviglia nel suo sapersi continuamente rinnovare. In alto, la purezza irraggiungibile del cielo, a volte anch'esso risentito per quanto deve coprire. Ma, al contrario di quanto certa critica ha voluto rilevare, non sono le note pessimistiche a prevalere. Anche l'intimo scoramento indotto dalle negligenze umane – prova della sua sensibile tempra etica – non giunge mai a toni apodittici e viene lenito con affettuose pennellate pronte a far emergere un colore, una materia, una scheggia inaspettata. Può essere la riga celeste vergata su una barca da pesca, il viola di una staccionata, il verde tenero di una vegetazione sulla spiaggia, il rosso che si insinua, come un frutto maturo, nella chioma di un albero. La figurazione di Trioschi, così pronta a fare emergere le piccole cose e lo splendore contenuto nel minimo, non esita a semplificarsi per diventare sublimazione, quasi in chiave astratta, dei valori essenziali. E così, uno sgangherato complesso marinaro diventa, per sua virtù, un assemblaggio di forme colorate che esubera dal modesto dato di riferimento.”
La mostra sarà aperta fino al 17 Aprile e sarà visitabile nei seguenti giorni ed orari: da martedì a sabato 9.30-12.30, da giovedì a domenica 15.30-18.30, con apertura straordinaria lunedì 17 aprile dalle 15.30 alle 18.30.
L'ingresso è libero ed il catalogo, curato da Spazio Trading; è disponibile in mostra.
Per informazioni: centro culturale Mercato tel. 800.111.760,
mercato@comune.argenta.fe.it scarica la locandina